16 aprile 2012

La torre di Babele


Durante una domenica al MomArt una decina di artisti riflette sull'importanza del segno e dell'immagine nella storia della comunicazione: dai graffiti delle caverne ai siti web passando per il gesto, il disegno, la parola e la scrittura.

Le immagini, i segni, gli ideogrammi rivelano modi di pensare, vedere e comunicare primordiali.

Nasce  così l’idea di riscoprire parti del nostro linguaggio che portiamo dentro di noi fin dalle origini e che mantengono le stesse radici nel tempo, ovvero la memoria di una lingua madre che permette ai popoli di entrare in rapporto gli uni con gli altri attraverso quel linguaggio universale che è il fondamento poetico della mente.
Si realizza quindi un percorso interculturale attraverso realtà e problematiche differenti espresse attraverso la scrittura su argilla, mezzo utilizzato fin dai tempi più remoti per comunicare il sapere e le esperienza di vita.


Una decina di artisti si sono quindi  ritrovati per esprimere liberamente la propria sensibilità su delle mattonelle informali a rilievo, a graffito e così via.

Questi moduli sono stati forati per poterli attaccare legandoli ad una rete sagomata in una forma simile ad una torre di Babele.
Le mattonelle, una volta pronte, saranno decorate, smaltate e cotte in piazza Capitaniato con un forno adatto alla cottura RAKU durante il prossimo MomArt di domenica 6 maggio 2012.



Un’evento da vivere per scoprire la magia del Raku, apprezzare la costruzione dell’opera d’arte e il suo significato.




Da un'idea nata da:



Al Kalil Ibrham
Castillo Abel
Giacon Elisabetta
Magalli
Omodeo Giovanni
Schiavon Enrico
Venturini Alessandra
Venturini Marina
Zerbetto Flavio